TITOLO: LA CITTÀ ETERNA
AUTORE: Thomas Henry Hall Caine
EDITORE: Esperia
PREZZO DI COPERTINA: 18,00 €
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008
FORMATO: rilegato
DIMENSIONE: -
PAGINE: 800
CODICE: 9788895403151
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Descrizione
La lettura del romanzo La città eterna di Sir Hall Caine (1853-1931) influenzò fortemente il giovane Daisaku Ikeda, che ne parla spesso quando ricorda il periodo della sua formazione intellettuale sotto la guida di Josei Toda: «L’8 febbraio 1951 si riunì un piccolo gruppo di giovani brillanti, selezionati personalmente da me. […] Così cominciò la formazione con Toda. Il primo romanzo che affrontammo fu La città eterna dell’inglese Hall Caine, che racconta delle vite e delle lotte di un gruppo di giovani rivoluzionari. Una scelta di questo tipo rifletteva l’idea di Toda che dovessimo far nostro l’obiettivo di creare una città eterna, una fortezza. […] Per creare la loro “città eterna”, quei giovani sopporteranno un rigido inverno di avversità e, con imperituro amore verso i loro compagni, avanzeranno in una gioiosa primavera di vittoria. Toda usò questo romanzo per infondere in noi lo spirito che sta alla base della Soka Gakkai. Era davvero un grande maestro» (NR 375, 1/06/07).
Il romanzo si apre con il Giubileo del 1900 a Roma, nel pieno della diatriba tra Vaticano e Stato italiano sul potere temporale della Chiesa. In questo contesto si inseriscono le rivendicazioni sociali dell’epoca, animate da un socialismo cristiano di cui era imbevuto lo stesso Caine. Davide Rossi è un deputato della Sinistra che lotta per il popolo e si oppone a un primo ministro corrotto, il quale cercherà di impedire il coronamento della storia d’amore tra Rossi e Donna Roma Volonna.
Caine si intrattenne a lungo a Roma visitando ogni luogo rappresentato nel romanzo; le descrizioni di Regina Coeli, del Vaticano e delle sue cerimonie, dei luoghi alla moda della città e delle sue piazze brulicanti di popolani, restituiscono il clima dell’epoca. Il libro è impregnato di un senso religioso della vita e i personaggi, anche quelli più abietti, sono descritti in modo compassionevole, da vero indagatore dell’animo umano. Leggendo questo testo a più di un secolo dalla sua uscita non può che colpire la capacità visionaria dell’autore: previde per l’Italia, seppure in termini di “fantapolitica”, la dittatura, l’abdicazione della monarchia e la nascita della Repubblica, con quarant’anni di anticipo.
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